L’ombra
L’ombra rende presente l’assente.
L’ombra è considerata come una propaggine dell’oggetto che la proietta.
(…) Questo secondo io trasparente è identico o connesso con la sua anima o forza vitale.*
Abbiamo il nuovo concetto che l’oscurità non appare come assenza di luce, ma come sostanza positiva di buon diritto.
La fotografia certifica la presenza nell’assenza.
L’ombra che si fissa in fotografia diviene impronta, stabilisce cioè una durata.
La fotografia vive così nel mondo dell’immaginario, diviene cioè sogno poetico posizionandosi pertanto nel labirinto della profondità interiore. Abbandona le categorie logiche tradizionali, vede come il prigioniero del mondo delle ombre del mito della caverna di Platone, che per realizzare il suo sogno di ascesa, di trascendenza, deve liberarsi “dalle abitudini e dai modelli mentali acquisiti, dati come assoluti e definitivi”.
* Rudolf Arnheim, Arte e Percezione
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The Shadow
The shadow gives presence to that which is absent.
The shadow is considered an extension of the object that casts it.
(…) This second I, transparent, is identical to or connected with its soul or vital force.*
We have a new concept, obscurity isn’t seen as the absence of light, but rather as a positive substance in itself.
Photography certifies the presence in the absence.
It transforms shadow into a mark, thus giving it duration.
Photography lives in the world of the imagination, and positioning itself in the labyrinth of interior depths it thus becomes a poetic dream. It abandons traditional categories of logic because like the prisoner in Plato’s shadow-world cave it knows that to achieve its dream of ascension and transcendence, it must free itself from “seeing acquired habits and mental approaches as absolutes and definitive”.
* Rudolf Arnheim, Art and Perception
Gabriele Agostini
Curated by Agostini Gabriele and Luisa Briganti
NEW DEADLINE 20th March 2022
Exhibition from 5 to 12 april 2022
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